GRAN PREMIO DI SINGAPORE - VETTEL E´ SEMPRE IL PIU BRAVO! ALONSO NON DEMORDE , RIMONTA E FINISCE 2° .... MA CON MEZZO MINUTO DI DISTACCO

22-09-2013 18:58 -

Le gare cittadine non brillano sempre di spettacolarità. Singapore non è certo famosa per essere un Gran Premio carico di emozioni: lo si ricorda più per il crash-gate del 2008, o anche per l´incidente di Schumi della scorsa stagione, che ha fatto capire a tutti che il Kaiser non valeva più la Formula 1. Questa volta invece nel buio di Marina Bay ci sono tantissime cose da dire: sicuramente non su Vettel, primo praticamente dall´inizio alla fine, con una superiorità talmente elevata che non si vedeva veramente da tanto tempo, forse dalle stagione 2002 o 2004 della grande Ferrari. Quella Ferrari che quest´oggi comunque c´è, con un super Fernando in partenza, ma anche il muretto ha grandi meriti di un secondo posto che vale come una vittoria. E poi nota di merito per un grande Kimi Raikkonen, che recupera dai dolori alla schiena e dalla 13ma piazza in griglia e si porta a casa il gradino più basso del podio. I due Ferraristi 2014 sul podio, c´è da dire però che la superiorità della Red Bull su tutti è imbarazzante. Ma andiamo con ordine e vediamo cosa è accaduto in gara.
PARTE BENE ROSBERG, MA VETTEL NON MOLLA - Al via Rosberg riesce a passare Seb, ma nella curva seguente la Red Bull torna davanti alla Mercedes. Da qui Vettel prende subito un largo vantaggio su tutti, girando in media 1 secondo a giro più veloci di tutti.
STRAORDINARIO FERNANDO - Dietro ai primi due c´è Alonso. Lo spagnolo parte a razzo, e dalla settima posizione gira terzo dopo le prime curve. Webber è quarto, quinto Grosjean, sesto Massa e poi Hamilton. Raikkonen è 12mo, e da qui parte già la sua rimonta.

RAIKKONEN VA AI BOX - Il primo ad aprire le danze dei pit-stop è il finlandese, che però continua con le gomme morbide. Dal giro 12 in poi entrano tutti a cambiare gli pneumatici, tranne Sebastian. Vettel, oltre ad essere il più veloce in pista, è quello che riesce a far durare il suo treno di supersoft il più a lungo possibile, entrando al giro 18. Segnali di una superiorità paurosa rispetto a tutta la concorrenza. Alonso perde invece tempo dietro a Di Resta in quarta posizione, ma quando la Force India rientra ai box Fernando si riappropria della terza piazza dietro all´inarrivabile Vettel e a Rosberg. Dietro ci sono Webber, Grosjean, Hamilton e Massa.

RICCIARDO A MURO, SAFETY CAR - Le posizioni sembrano cristallizzate e non sembrano esserci grandi sussulti, ma invece accade il contrario: é Ricciardo a ridare brio alla gara, andando a muro al giro 25 e facendo entrare la Safety Car. In tanti tentano il colpaccio e cambiare gli pneumatici subito, come le Lotus e anche le Ferrari. Scelta rischiosa, soprattutto perché siamo al giro 26, e si dovrebbe arrivare in fondo con queste mescole. 35 giri da fare, ma è giusto correre il rischio: ci si lamenta da tempo che dai box Ferrari non si elabora mai qualcosa di diverso, di alternativo, per provare a cambiare le carte in tavola, finalmente ora accade.
RIPARTE LA GARA E RIPRENDONO I PIT-STOP - Le Mercedes e le Red Bull devono invece cambiare gli pneumatici successivamente e, mentre Vettel vola, Alonso rimane incollato al trenino composto da Rosberg, Hamilton e Webber. Grosjean purtroppo si deve ritirare per alcuni problemi al motore, mentre le McLaren e Raikkonen cercano anche loro di arrivare in fondo con le gomme cambiate durante la safety car. Inizia il secondo giro di pit stop, con Vettel che esce davanti a tutti, mentre gli altri tre si ritrovano nelle retrovie, e devono cominciare la loro rimonta. Alonso quindi è secondo, distante però anni luce da Sebastian.

LA MCLAREN CEDE, ALONSO E RAIKKONEN NO - Il finale di gara è tutto orientato sul seguente argomento: riusciranno ad arrivare in fondo, e bene, con le gomme cambiate al giro 26? I primi a cedere sono le Sauber di Gutierrez e Hulkenberg, poi le McLaren decadono velocemente. Raikkonen supera velocemente Perez e Button, portandosi sul podio. Dietro recupera il trenino composto da Webber, le Mercedes e Felipe Massa. Chi non perde terreno invece è Fernando, che si porta a casa un meritato quanto insperato podio, come il finlandese della Lotus, partito 13mo in griglia.
DOMINIO VETTEL, ORGOGLIO FERRARI - Vince Sebastian Vettel la settima gara in stagione, e ormai aspetta solo la matematica certezza della vittoria del quarto mondiale consecutivo. Un dominio totale di un pilota perfetto, a bordo di una vettura perfetta. Bravissimo Alonso e la Ferrari, che ottiene forse di più di quanto sperato, come Kimi. La coppia Ferrari 2014 si presenta in pompa magna sul podio. Webber invece si deve ritirare all´ultimo giro perché il suo motore è andato a fuoco, per cui ai piedi del podio arrivano le due Mercedes, delusioni di giornata. Sesto Massa, davanti alle McLaren. Si torna in pista tra due settimane in Korea.