ARAGON MOTO GP : NELLA MOTO GP DI ALCANIZ LA SPUNTA JORGE LORENZO

27-09-2015 15:28 -

Alcañiz. Ha vinto lo squalo. Sì, proprio quello disegnato sul casco da Valentino Rossi per il Gp di Misano e che lui ha imitato con la mano rientrando vittorioso nel parco chiuso. Quello stesso squalo che insegue il campione di Tavullia e vuole rubargli lo scettro di campione del mondo 2015: Jorge Lorenzo. Il campione spagnolo al Gp di Aragon ha fatto storia a sé: ha vinto in solitaria, ha strappato punti importanti e pesanti a Valentino Rossi (adesso il divario è sceso a -14) ed ha definitivamente gettato alle spalle la rovinosa caduta di Misano, dimostrando di essere in assoluto un degno rivale di Rossi.
Lorenzo è stato indubbiamente favorito dalla caduta (senza conseguenze se non nel morale) di Marc Marquez al secondo giro. Forse innervosito dal fatto che al via Jorge è stato un fulmine di guerra, Marquez ha spinto subito come un forsennato, ha subito superato Iannone e si è gettato anima e corpo nella mischia per ricucire il divario da Jorge. L´anima e il corpo invece li ha lasciati nella ghiaia di una curva a sinistra, maledicendo se stesso, la sua moto, il mondo intero per aver gettato alle ortiche un´altra occasione in questa stagione tutta da dimenticare.
E poi, dulcis in fundo, il mallorchino deve fare una specie di monumento a Dani Pedrosa. Il piccolo pilota di Sabadell è riuscito bell´incredibile impresa di tenersi alle spalle una Jena come Rossi, il quale per gli ultimi 5 giri della gara le ha provate tutte pur di sorpassarlo e ridurre lo svantaggio di Lorenzo in classifica. E dobbiamo dire che la sfida tra i due è quanto di meglio si sia vista oggi: sorpassi, controsorpassi, incroci di linee, traiettorie diverse e mozzafiato, accelerazioni violente dove la Honda aveva del margine, ma altrettanti e repentini riavvicinamenti nel misto, dove la Yamaha soffriva molto meno il motore Honda.
Una gara d´altri tempi, come ci avevano abituati negli anni passati le sfide tra Rossi, Biaggi, Capirossi, Hayden, Gibernau, capaci di farci sobbalzare sulla sedia e urlare in sala stampa, con grave rischio per il cuore sottoposto a stress incredibile. Bravi i due, bravo Pedrosa che ha fatto un favore enorme (non volendo) al suo compatriota.
E le Ducati? Bene Iannone, 4°, male Dovizioso, 5° ma a 24" da Marquez, cioè una mezza catastrofe. Iannone con una spalla fuori posto, ma con una decisione, grinta e voglia di combattere incredibili, ha tenuto il passo dei primi per un po´ di giri, poi ha dovuto mollare poco a poco ma non troppo. Adesso è a soli 12 punti di distacco da Marquez ed un pensierino al terzo posto mondiale secondo noi lo fa di sicuro, anche se non sarà facile scalzare lo spagnolo dal podio. Per Dovizioso invece un discorso a parte: sta vivendo momenti difficili non riesce a ritrovarsi, guida male, non si diverte o la Ducati non lo fa divertire. Ha solo bisogno di ricaricare le pile: speriamo che ci riesca in fretta perché Borgo Panigale ha bisogno di un pilota come lui, anche se oggi Iannone dà maggiori garanzie di tenuta. Ora il mondiale si sposta nel trittico asiatico: prima tappa in Giappone, poi Australia e quindi Malesia, prima di chiudersi definitivamente a Valencia. Ci sono ancora 100 punti in palio, il divario come detto è di soli 14 punti tra Rossi e Valentino. Facile prevedere che nessuno dei due potrà permettersi il minimo passo falso, pena la perdita di punti preziosi e relativo titolo iridato. Una cosa è certa: ci sarà da divertirsi sino all´ultimo metro dell´ultimo Gp. Garantito. E adesso via alla cronologia di giornata sempre e solo con gomme molto usate.
LA SINTESI DELLA GARA
Sole pieno, caldo e temperatura ideale per questa gara. Il problema, come detto in questi giorni, sarà la tenuta di gara dello pneumatico posteriore, un vero rebus per tutti i piloti. Semafori spenti e alla staccata sulla destra, il primo ad arrivarci è Lorenzo, mentre Iannone è lesto a mettersi secondo davanti a Marquez Espargarò mentre Rossi rimane intruppato ed è 6°. Tre curve a Marquez si beve Iannone come Pedrosa passa Espargarò. Ancora due curve e Rossi sale 5° e intanto si sfila il gruppo merito di Lorenzo che al primo giro passa in 1´49"9 ed ha mezzo secondo su Marquez Iannone, Pedrosa e Rossi tutti a oltre 6 decimi. Il guaio di Valentino (mentre Dovizioso è buon settimo, bravo) è che davanti a Pedrosa e Iannone che spingono come matti.
Al secondo giro finisce la gara di Marquez. Lo spagnolo entra come un forsennato perde l´anteriore e si stende nella ghiaia, maledicendo la sua moto, il suo errore e chissà cos´altro. Lo scivolone ha di fatto creato un solco tra Lorenzo e il gruppo. Iannone sale secondo ma è lontano 2" e viene passato anche da Pedrosa che spinge bene mentre Rossi perde decimi preziosi dopo un fantastico terzo giro fatto a tempo di record.
Al 4° giro Rossi prova a passare Iannone e ci riesce ma il divario è sui 3" da Lorenzo. Comunque sia il terzo posto non è male davvero, anche perché il Dottore si incolla a Dani mentre Dovizioso dalle retrovie sale 6° e gira con tempi simili a quelli di Pol Espargarò. Lo spagnolo finisce lungo a una staccata e Dovizioso ringrazia e sale al 5° posto.
Sesto giro e Iannone gira sugli stessi tempi di Lorenzo (!), davvero encomiabile e ruba due decimi a Rossi. I giri sono ancora 18, gara lunga, ma Iannone che tiene il ritmo da immensamente piacere per la grinta del pilota della Casa Italiana.
Settino giro e dai box segnalano che Lorenzo ha un vantaggio di 3"1 su Rossi, abbastanza rassicurante. Mentre Dovizioso si assesta al 5° posto, nelle retrovie De Angelis saluta la compagnia e si stende in una curva a destra e va a far compagnia a Marquez che è talmente arrabbiato che tornato ai box guadagna subito la via del suo motorhome senza neppure togliersi il casco dal capo. Rimuginando sul suo errore, ha buttato al vento anche l´ultimissima possibilità di dire la sua in questo mondiale.
All´8° giro Lorenzo stranamente comincia a... rallentare. Nel senso che gira due decimi più lento di Pedrosa e Rossi che, attaccatissimi l´uno con l´altro, riportano a 2"6 il divario con il mallorchino.
Ancora un giro e Iannone si stacca dai primi tre di circa un secondo, mentre Dovizioso, 5°, adesso deve vedersela con uno Smith particolarmente agguerrito. A Lorenzo segnalano che dietro di lui Pedrosa e Rossi fanno sul serio e allora riprende a inanellare tempi migliori degli avversari.
Decimo giro è una chiusura dell´anteriore mette fuori causa Danilo Petrucci, rientrato un po´ troppo veloce e con il freno in mano in una curva a destra. Peccato, perché era nei primi 10 e stava guidando molto bene.
La situazione a metà gara vede Lorenzo riportare a 3"1 il vantaggio su Pedrosa e Rossi che nel frattempo, al giro 12, comincia a bussare sul codone della Honda dello spagnolo, per fargli capire che aria tira. Il vantaggio di Lorenzo intanto aumenta a 3"5. Nelle retrovie, è triste vedere il rientro ai box di Karel Abraham. Per lui nessun incidente, ma il dolore fortissimo alla gamba che non accenna a guarire e lo costringe al ritiro. Iannone, intanto, riprende a fare tempi veloci, del tutto simili a quelli di Lorenzo 1´48"7. Si dà uno sguardo anche alla classifica che dice, in questo momento, che Rossi ha ancora 14 punti di vantaggio su Lorenzo. Poca cosa, campionato totalmente aperto ma c´è sempre la possibilità per Rossi si passare Pedrosa, in fondo mancano ancora 8 giri e tutto può succedere.
Chi fa come il gambero è Andrea Iannone: saranno gli pneumatici oppure il dolore alla spalla, sta di fatto che dopo essersi avvicinato comincia a perdere tempo prezioso da Pedrosa e Rossi, e scende a 3". Dovizioso, 4°, adesso è a 12" ed è in lotta con Aleix Espargarò.
Siamo al giro 17 e Rossi sembra voler cominciare a superare Pedrosa, ma lo spagnolo stacca come un vero campione e Valentino si riaccoda. Valentino e Lorenzo sono sugli stessi tempi mentre Iannone è ottimo 4° senza pensieri alle spalle.
Cinque giri alla fine e Rossi entra come un missile in una curva a destra, troppo forte e Pedrosa lo ripassa. Adesso nessuno vuole stare indietro, si incrociano le traiettorie, ci prova Rossi con tutti i modi ma non è semplice superare Dani che dà l´idea di avere molta più trazione della moto di Valentino che guada nel misto e perde sui rettilinei. Magnifica gara tra i due, incredibile la grinta di Pedrosa. Saranno 4 giri incredibili, grazie a due campioni del calibro di Valentino e Dani, che interpretano al meglio il loro mestiere.
Incredibili le staccate di Pedrosa: Rossi davvero è incarognito, prova a stressare lo spagnolo il quale tiene botta e proprio non ci sta a farsi superare.
Due giri alla fine e la gara s´infiamma tra Pedrosa e Rossi: il Dottore prova a staccare alla prima curva, ci arriva un po´ lungo e Dani lo riprende. Ultimo giro: mentre Marquez solitario va a vincere la sua gara, bravissimo, dietro ecco lo show tra Rossi e Pedrosa: Rossi continua a provarci ad ogni curva, finalmente riprende la corda, ci riesce ma Pedrosa nella curva a destra rientra, fa a spallate con Valentino che è costretto a rialzarsi, perde la pedana e l´attimo fuggente per mettersi 2°. Sembra finita, ma Rossi ci riprova ancora tre curve più tardi, chiude una curva impossibile ma Dani replica come un vero campione e chiude la porta sino alla fine. Morale: Marquez primo con 2"6 di vantaggio su Pedrosa, che mai avevamo visto così duro e incarognito in gara, conquistare un secondo posto che vale sicuramente molto di più perché per la prima volta ha resistito all´assalto di Valentino in una battaglia d´altri tempi, come da anni non vedevamo. Ottimo il 4° posto di Iannone, bravo anche Dovizioso, 5° anche se ha chiuso a 16" dal compagno di squadra, ma vista da dove partiva è un´impresa anche la sua. Al grande show è mancato solo un personaggio: Marc Marquez. Dopo essersi dato una calmata, ha chiesto scusa a tutti, Honda, tecnici, meccanici, spettatori, per il suo stupidissimo errore. Peccato che sia solo l´ultimo di una grande serie di errori con i quali ha tappezzato tutta la stagione.

Fonte: (Enrico Biondi)