Cubeda Corse brilla con Aragona al FIA Hill Climb Masters
12-10-2016 19:13 -
La scuderia catanese protagonista in Repubblica Ceca nel gran finale della stagione europea delle cronoscalate grazie al portacolori calabrese, subito tra i migliori della sua classe all´esordio a Sternberk con la Peugeot 106
Catania, 11 ottobre 2016. Per la prima volta nella sua giovane storia la scuderia Cubeda Corse è stata brillante protagonista in una salita internazionale oltre i confini italiani. Domenica scorsa il team catanese diretto da Sebastiano Cubeda ha schierato Giuseppe Aragona nel FIA Hill Climb Masters, il gran finale della stagione europea delle cronoscalate disputato a Sternberk, Repubblica Ceca, con numerosi top-driver provenienti da tutto il continente. Nonostante fosse all´esordio sul tracciato dove annualmente si svolge la salita Ecce Homo, valida per l´Europeo, e per l´occasione ridotto a 3,3 chilometri, il portacolori calabrese della scuderia etnea si è presto esaltato al volante della Peugeot 106 di classe E1-1600 con cambio Fastronik curata in collaborazione con papà Franco e per la parte elettronica dal preparatore calabrese Santino Pettinato.
Aragona ha concluso con il secondo miglior tempo fra le auto della sua categoria e naturalmente ha potuto vivere anche l´atmosfera particolare del Masters voluto dalla federazione internazionale, che prevede anche presentazioni e parate con i piloti suddivisi in "nazionali" con relativa casacca e una Coppa per Nazioni: "E´ stata un´esperienza davvero particolare - racconta il pilota cosentino che ora risiede in Puglia -; sono felice di aver potuto rappresentare l´Italia insieme ad altri dieci piloti in un evento marchiato FIA che è un po´ la grande festa finale delle salite. A livello di competizione ho fatto un´ottima prestazione. Non è stato difficile adattarsi al tracciato, molto bello ed esaltante, sullo stile di quello di Gubbio, e abbiamo un po´ sofferto soltanto per le temperature dell´asfalto, piuttosto freddo e che quindi non ha aiutato l´effettivo warm up, anche per via delle caratteristiche tipiche del pacchetto tecnico che utilizziamo in Italia, dove siamo abituati a salite anche ben più lunghe. Alla fine l´importante è che l´ottimo riscontro cronometrico e il risultato siano arrivati e che ci siamo divertiti sia fuori dall´auto sia nel confrontarsi con così tanti colleghi europei del volante".