NELLA GRANDE CORSA SI INPONGONO NEGRI / COPPA

28-11-2021 10:42 -

La coppia biellese alla prima uscita con la Subaru Legacy si aggiudica il rally storico chierese, precedendo le Porsche 911 di Musti – Caldart e Salvini – Tagliaferri con quest'ultimi che vincono il Memory Fornaca. Rimoldi la spunta tra i finalisti del T.R.Z. e Baldo vince la gara delle A112 Abarth



Chieri (TO), 27 novembre 2021 – "Buona la prima" per Davide Negri e Roberto Coppa che all'esordio sulla Subaru Legay 4WD Gruppo A si aggiudicano una combattuta settima edizione de La Grande Corsa precedendo un trio di Porsche 911 RSR Gruppo 4 con quella di Matteo Musti e Cristina Caldart seconda a 5"1 e quellla di Alberto Salvini e Davide Tagliaferri a completaere il podio assoluto.



La gara organizzata dall'associazione Amici di Nino in collaborazione col Club della Ruggine, valevole quale finale del T.R.Z. oltre che per il Trofeo A112 Abarth Yokohama, il Memory Fornaca e la Michelin Historic Rally Cup è scattata alle 7 dal parco chiuso presso la Frimed, col termometro sottozero ad annunciare una giornata fredda ma senza il rischio della pioggia.



Dopo il primo parco assistenza, alle 8.02 sono iniziate le ostilità sui 6,90 chilometri delle "Moncucco" che ha visto partire Negri e Coppa con un passo deciso alla guida della Subaru Legacy che ha permesso loro di prendere 9"7 di vantaggio sulla Porsche 911 RSR di Musti e Caldart, più veloci di un solo decimo rispetto Bertinotti e Rondi, terzi con una vettura analoga.



Il primo colpo di scena avviene nel successivo trasferimento quando i neo Campioni italiani di 2° Raggruppamento sono costretti a fermarsi per un problema meccanico; Negri fa sua anche la "Moransengo" e allunga su Musti che si riscatta e vince la successiva "Robella", sulla quale Negri è vittima di un testacoda. Si arriva al riordino di Riva presso Chieri con la Subaru del duo biellese che conduce su un tris di Porsche 911 con le due di Musti e Salvini a podio, seguite da quella di Montini. Ivan Fioravanti e Annalis Vercella Marchese su Ford Escort RS sono quinti assoluti e primi del 3° Raggruppamento. In bella evidenza anche i finalisti del T.R.Z. Vicario, sesto assoluto su Ford Escort RS, Rimoldi settimo con la Porsche 911 SC e Lenci, ottavo su Peugeot 205 GTI. Nel Trofeo A112 Abarth Yokohama, Baldo e Marcolini conducono davanti a Beccherle – Benedetti e Battistel – Rech.



Negri ristabilisce le distanze nel secondo passaggio sulla "Moncucco" con Montini che precede le altre due Porsche in bagarre per il podio e si ripete sulla "Moransengo" per un soffio su Salvini. È però la successiva "Robella" a dare uno scossone alla classifica con Musti che stacca un gran tempo, migliorando di 15"9 da primo passaggio e, complice anche un problema alla barra stabilizzatrice alla vettura di Negri che lascia quasi 16" in questa prova, il pavese si porta a soli 0"2 dalla vetta.



Al secondo riordino la situazione lascia presagire un finale tiratissimo sia per la vittoria, quanto per il podio visto che Montini, quarto, si avvicina a Salvini che corre pensando anche al Memory Fornaca oramai nelle sue mani. Fioravanti è sempre al comando del 3° Raggruppamento con ampio margine su Rimoldi e situazione invariata anche tra le A112 con la classifica uguale al giro precedente.



Negri reagisce nel terzo passaggio sulla "Moncucco" mettendo 6"8 tra la sua Subaru e la Porsche di Musti e 10"9 su Salvini che tiene sotto controllo Montini per la terza posizione del podio. Tenta il tutto per tutto Musti sull'ultima breve "Lauriano" dove firma il terzo scratch, ma non riesce a superare Negri che, assieme a Coppa, vince il rally dopo essere stato in testa dalla prima prova e con cinque parziali siglati. Alle spalle di Musti, un soddisfatto Salvini che non ha preso rischi inutili con la vittoria del Memory Fornaca in tasca dopo il ritiro di Bertinotti e comunque appagato da un buon terzo assoluto.



Quarta posizione per Montini e Belfiore tornati a correre con la Porsche 911 due anni dopo l'ultima volta, quando vinsero proprio qui a Chieri e al quinto posto un ottimo Ivan Fioravanti con Annalisa Vercella Marchese, si aggiudica il 3° Raggruppamento con la Ford Escort RS. Roberto Rimoldi e Roberto Consiglio, sesti con la Porsche 911 SC, primeggiano tra i finalisti del T.R.Z. precedendo la Ford Escort RS di Dino Vicario e Fausto Bondesan; prestazione di livello per i toscani Mauro Lenci e Ronni Celli ottavi con la Peugeot 205 GTI e a chiudere la top ten è una doppietta Opel con l'Ascona SR di Alessandro Mazzucato e Massimo Boni, noni precedendo la Kadett Gt/e di Paolo Pastrone e Mara Miretti dopo un'avvincente sfida per la supremazia di classe. Tra le vetture 1600, in evidenza la Fiat Ritmo 75 di Delle Coste e Galli e tra le 1300, ancora un equipaggio finalista del T.R.Z. quello composto da Lenzetti e Cecconi. Infine, successo nella 1150 per Mario Cravero con la Fiat 127 Gruppo 2 condivisa con Oddino Ricca.



Gara combattuta, come da tradizione, anche nel Trofeo A112 Abarth che per la prima volta ha fatto tappa sulle insidiose prove de La Grande Corsa; a spuntarla dopo aver già vinto l'assoluta con una gara d'anticipo sono stati Pietro Baldo e Davide Marcolini che hanno regolato Luigi Battistel e Denis Rech, secondi, e Franco Beccherle terzo assieme a Roberto Benedetti.



Al Team Bassano la vittoria tra le scuderie precedendo la Rally & Co e la Meteco Corse. Sono stati quarantadue gli equipaggi ad aver concluso regolarmente il rally che, si è concluso superando alcuni inaspettati ostacoli dell'ultimo momento, a conferma dello sforzo profuso dagli organizzatori che sono riusciti a proporre una manifestazione che ha riscosso un gradimento generale da parte degli equipaggi giunti a Chieri da quasi tutta l'Italia.



La Grande Corsa regolarità: Fabbri vince la Sport, Vellano la Media


Successo per la Volvo di Fabbri e Sartore del Progetto M.I.T.E. nella gara di regolarità sport, mentre nella gara a media valevole per il Tricolore la spunta l'Audi 80 di Vellano e Molina con Gandino e Merenda, terzi, che festeggiano la vittoria nel Campionato Italiano



Chieri (TO), 28 novembre 2021 – Combattute ed avvincenti anche le due gare di regolarità che si sono svolte in concomitanza col rally storico La Grande Corsa, e che in gran parte hanno rispettato i pronostici della vigilia sia nella sport, quanto in quella a media che assegnava il Campionato Italiano.

REGOLARITÀ SPORT
– Valida quale ultima prova del Trofeo Tre Regioni, la gara è partita nel segno della Lancia Fulvia di Aghem e Cumino che dopo i primi quattro rilevamenti viaggiavano con due sole penalità, ma sono i successivi due a far perdere loro la testa della classifica, presa prontamente da Giacoppo e Randon con la Lancia Fulvia HF che a metà gara conducono di 17 lunghezza su Fiore e Garelli anch'essi in gara con una Fulvia HF e 18 sulla Volvo 144 di Fabbri e Sartore i quali nel secondo giro sferrano l'attacco ai provvisori leader; approfittando anche di un passaggio non perfetto di Giacoppo che gli costa 23 penalità, il portacolori del Progetto M.I.T.E. passa al comando e nell'ultima prova consolida il vantaggio portandolo a quei rassicuranti 10 punti che valgono la vittoria. Secondi chiudono Randon e Giacoppo comunque soddisfatti della loro gara e il podio viene completato dalla Fiat 131 Racing di Barbotto e Giachino; per la quarta posizione si ricorre alla discriminante visto che Aghem – Cumino e Viganò – Giacobino (Fiat 850 Sport) hanno concluso con le stesse penalità, ma il duo della Fulvia essendo stato più preciso nella prima prova si aggiudica la quarta. Ventuno dei venticinque equipaggi partiti hanno regolarmente tagliato il traguardo, dimostrando un particolare gradimento per il doppio pressostato in ogni prova che ha così raddoppiato il numero dei rilevamenti al centesimo di secondo.

REGOLARITÀ A MEDIA – Ultimo atto del Campionato Italiano, la seconda edizione de La Grande Corsa a media, ha annoverato al via tutti i maggiori esponenti di questa particolare disciplina, due dei quali si stavano giocando la vittoria assoluta.

Le cose si complicavano fin dalle prime due prove per Giugni e Biagi su Renault Alpine A110 che scivolavano lontane dalla top ten dando l'addio alle speranze di cucirsi addosso il Tricolore; questo agevolava gli altri pretendenti, Gandino e Merenda su Fiat Ritmo 130 TC, che mantengono comunque la giusta concentrazione restando sempre a ridosso dei primi. Partono molto bene Chiesa – Chiesa con la Ford Cortina Lotus che però nella terza prova scivolano nelle retrovie. La testa della gara viene così presa dall'Audi 80 di Vellano e Molina che la difendono fino al traguardo finale aggiudicandosi per la seconda volta La Grande Corsa, dopo il successo del 2019; Marcattilj e Giammarino sono secondi con la Porsche 911 staccati di 10 penalità e il podio lo completano i neo Campioni Italiani Gandino e Merenda che chiudono con 20 lunghezze di distacco dai vincitori. Quarta posizione per la Lancia Delta di Concari e Androvandi e, a completare la top five, è l'Alfa Romeo Giulietta di Bonnet e Solomatina. Ventisette gli equipaggi che hanno concluso la gara, con uno solo costretto al ritiro.