ACI RACING WEEK END A PERGUSA - LAMBORGHINI HURACAN VINCE NELLA 1^ GARA DEL CAMPIONATO GT ENDURANCE

16-05-2022 09:34 -




Basz-Hites-Michelotto (Lamborghini Huracan GT3) si impongono a Pergusa nella 1^ gara del Campionato Italiano Gran Turismo Endurance



Doppietta del Team VSR che piazza in seconda posizione Beretta-Liberati-Nemoto davanti alla Honda NSX GT3 di Moncini-Guidetti-Cabezas, mentre nella GT Cup successo della Ferrari 488 Challenge di Coluccio-Mazzola
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Pergusa, 15 maggio 2022
- Imbattibili anche in gara, così come nelle prove ufficiali, le Lamborghini Huracan GT3 del VSR. L’ordine di arrivo della prima gara del Campionato Italiano Gran Turismo Endurance disputata all’autodromo di Pergusa ha visto il dominio delle verdi vetture della squadra di Vincenzo Sospiri, che hanno occupato i primi due posti con Basz-Hites-Michelotto e Beretta-Liberati-Nemoto, mentre in terza posizione hanno concluso Moncini-Guidetti-Cabezas al volante della Honda NSX GT3 della Nova Race. Ai piedi del podio si sono classificati Pijl-Guzman (Lamborghini Huracan GT3-Imperiale Racing), davanti al terzo equipaggio VSR, Cola-Moulin, primi della PRO-AM, che hanno preceduto i vincitori della classe GT Cup, Coluccio-Mazzola (Ferrari 488 Challenge). I portacolori Easy Race, sempre al comando nella classe riservata alle vetture in configurazione monomarca, hanno concluso davanti alla vettura gemella della SR&R di Buttarelli-Cossu-Bacci, primi della GT Cup-AM, mentre nella GT3 AM il successo è andato a Magnoni-Di Fabio (Honda NSX GT3-Nova Race).

GT3: E’ stato un week end indimenticabile per i colori del VSR, squadra che ha piazzato ben tre equipaggi nelle prime cinque posizioni. La vittoria di Basz-Hites-Michelotto è maturata nelle ultime battute di una gara che nel finale ha offerto emozioni a non finire con un duello per la vittoria che ha coinvolto, oltre ai due equipaggi della compagine ravennate, i bravissimi portacolori della Nova Race, Moncini-Guidetti-Cabezas. E’ stato un duello serrato ma molto corretto, che alla fine ha visto prevalere Michelotto dopo che il suo compagno di squadra Nemoto, succeduto a Liberati e Beretta, non è riuscito a difendere a poche centinaia di metri dal traguardo la prima posizione a causa del calo di pressione dello pneumatico anteriore sinistro. Il pilota giapponese, tuttavia, è riuscito a difendere la posizione d’onore, portando la sua Lamborghini davanti alla Honda dello spagnolo Cabezas, splendido protagonista del terzo stint dopo il buon avvio di Guidetti e l’ottima parte centrale di Moncini. Il distacco di poco più di un secondo tra i primi tre equipaggi la dice lunga sull’agonismo che ha caratterizzato gli ultimi giri di una gara che ha subito mostrato il dominio delle Lambo con Liberati che nel primo stint, nonostante l’ingresso di una safety car, è riuscito a tenere dietro dapprima Guidetti e poi il suo compagno di squadra Basz. Nel secondo stint ancora dominio delle verdi Huracan ma a posizioni invertite, con Hites, subentrato a Basz, davanti a Beretta, succeduto a Liberati che, però, al 35° passaggio riusciva a riprendere la testa della gara e lanciare Nemoto verso il terzo e decisivo stint che ha poi deciso l’ordine di arrivo.



Ai piedi del podio ha concluso un’altra Lamborghini, quella dell’Imperiale Racing con Pijl-Guzman, davanti alla terza Huracan della squadra di Vincenzo Sospiri affidata a Cola-Moulin e alla BMW M4 GT3 di Comandini-Fascicolo-Nilsson. I portacolori di BMW Italia-Ceccato Racing Team sono stati penalizzati da una foratura nelle prime battute di gara dopo la toccata che ha subìto Fascicolo nella bagarre della partenza.



Rientrato ai box, sia Comandini e nel terzo stint il giovane pilota svedese hanno tentato una rimonta impossibile, chiudendo comunque al secondo posto nella classifica PRO-AM alle spalle dei vincitori Cola-Moulin. Decimi assoluti, e primi della GT3 AM, hanno concluso le due ore di gara Magnoni-Di Fabio, con la seconda Honda NSX GT3 della Nova Race davanti alla Mercedes AMG GT3 di Pesce-Rappange (Antonelli Motorsport), terzi della PRO-AM. Sfortuna, invece, per la seconda vettura della squadra bolognese, quella di Scholze-Galbiati, ritirata nelle battute iniziali per un violento contatto del pilota tedesco contro le gomme di una chicane.



GT CUP: Non è mai stata in discussione la vittoria di Luigi Coluccio e Rocco Mazzola nella classe riservata alle vetture in configurazione monomarca. L’equipaggio dell’Easy Race, dopo aver ottenuto il miglior tempo in prova, è balzato subito al comando con Coluccio e ha allungato con decisione sugli avversari, occupando addirittura le prime posizioni assolute. Al primo cambio le cose non sono cambiate e Mazzola ha continuato a tenere un’andatura molto sostenuta, confermandosi in quinta piazza, cedendo poi nuovamente la vettura al suo coequipier che ha concluso la gara in sesta posizione finale e prima della GT Cup. “Siamo davvero felici di questa prima vittoria nella serie Endurance - hanno dichiarato a fine gara i piloti dell’Easy Race - che fa seguito ai due podi di Monza nello Sprint. Oggi tutto è andato bene e per questo dobbiamo ringraziare tutta la squadra che ha fatto davvero un bel lavoro per tutto il week end”. Sul podio i portacolori della squadra veneta hanno festeggiato assieme a Donno-Risitano-Menichini (Ferrari 488 Challenge-Best Lap) e Pavlovic-Fishbaum-Vairani (Lamborghini Huracan St-Bonaldi Motorsport).

Vittoria Ferrari anche nella AM con Buttarelli-Cossu-Bacci che hanno portato la 488 Challenge della SR&R sul gradino più alto del podio davanti alla Porsche 991 GT3 Cup Gen II di Locanto-Rodio-Pezzucchi nonostante un problema alla pressione della benzina che ha penalizzato per gran parte della gara i portacolori del Krypton Motorsport, mentre al terzo posto ha concluso la Lamborghini Huracan ST del Team Italy affidata a Becagli-Castillo Ruiz-La Mazza, davanti alla vettura gemella del Team Lazarus di Bozzoni-Del Monte, penalizzata di quattro minuti per cambio irregolare, e alla Ferrari 458 Challenge di “Aramis” Baratto-Pennisi (SR&R). Sfortuna, invece, per Gattuso-Mainetti-Riva (Porsche 991 GT3 Cup Gen II) ritiratisi per la rottura del semiasse mentre occupavano la terza posizione nella PRO-AM.