IL GP D' OLANDA SI CORRE IN CASA DI MAX E SARA' UN APOTEOSI PER LUI !

02-09-2022 16:47 -

Il circuito di Zandvoort misura 4.259 metri (72 i giri da percorrere), ed essendo stato costruito in riva al mare è spesso spazzato dal vento, talvolta così forte da condizionare il comportamento delle monoposto e coprire di sabbia l'asfalto. La pista è celebre per le sue marcate variazioni altimetriche e ha diversi tratti ben noti agli appassionati. Da ricordare sicuramente la curva Tarzan (nome originale Tarzanbocht), un secco tornante a destra posto alla fine del rettilineo di partenza contraddistinto da una leggera sopraelevazione, la Rob Slotemakerbocht e la veloce e cieca piega verso destra denominata Scheivlak.

Per il rientro in calendario lo scorso anno la curva 3 e la 14, l'ultima, sono state sopraelevate fino a 16 gradi di pendenza, il che permette ai piloti di affrontarle ad una velocità molto più elevata e, nel caso della curva 3, anche con due traiettorie differenti. La carreggiata stretta e il disegno tortuoso non facilitano però i sorpassi e richiedono un carico aerodinamico medio. La qualifica, dunque, sarà fondamentale. Due le zone DRS: tra la curva 10 e la 11 e sul rettilineo principale. Nelle prove libere si valuterà l'apertura dell'ala mobile anche nell'ultima curva, la Arie Luyendykbocht.
Sono 3 gli olandesi che hanno corso in Formula 1 su vetture motorizzate Ferrari. Il primo è stato Robert Doornbos che nel 2006 corse tre gare al volante della Red Bull ottenendo due dodicesimi (Cina e Brasile) e un tredicesimo posto (Giappone). L'anno seguente Christijan Albers ha disputato nove gare con la Spyker – miglior risultato il 14° posto in Bahrain e Spagna – mentre l'ultimo è stato Max Verstappen che nel 2016 ha disputato quattro gare con la Scuderia Toro Rosso. Il campione del mondo è stato l'unico capace di ottenere punti, un sesto posto in Bahrain e un ottavo in Cina. La Scuderia non ha invece mai avuto piloti dei Paesi Bassi in Formula 1.

6. I milioni di zoccoli di legno prodotti in Olanda ogni anno. Queste calzature tipiche, dette klompen, sono ormai il più venduto dei souvenir, ma in origine – si cominciò a fabbricarli intorno al 1200 – erano le preferite dagli agricoltori, poiché rendevano possibile svolgere la quotidiana attività nei campi senza scivolare o sprofondare nella fangosa terra olandese. Inoltre il legno isolava il piede dal freddo e dall'umidità, mantenendolo asciutto e riparato per gran parte della giornata, al punto che, foderati di paglia o carta per aumentarne l'isolamento termico, erano in uso anche in pieno inverno. Erano così tanto diffusi che nel corso dei secoli si cominciarono a produrre zoccoli per le diverse occasioni della vita sociale: quelli per i matrimoni, quelli dotati di lama per pattinare e persino alcuni con suola chiodata per camminare sul ghiaccio. Erano comunemente in legno di pioppo, ma veniva usato anche il salice.

7. Le versioni della pista di Zandvoort dal 1939, quando l'impianto è stato inaugurato. Fino al 1971 il tracciato misurava 4.193 metri, mentre nel 1972 e nel 1980 è stato rispettivamente allungato a 4.226 e a 4.252. Nel 1990 venne ridotto a 2.526 metri – quando veniva utilizzato praticamente solo per la Formula 3 – per poi raggiungere la sua massima lunghezza (4.307 metri). Dal 2020 la pista misura 4.259 metri.

31 sono le edizioni del Gran Premio d'Olanda, tutte disputate sulla pista di Zandvoort. Tra i GP corsi sempre su un unico circuito quello olandese è al terzo posto. Solo quello di Monte Carlo, che ha visto 68 Gran Premi di Monaco, e l'Hungaroring, sede delle 37 edizioni del Gran Premio di Ungheria, ne hanno ospitati di più.

44 sono stati il numero medio di sorpassi nel corso degli ultimi cinque Gran Premi d'Olanda disputati. Nel 1983 ce ne furono ben 65, dieci dei quali messi a segno da René Arnoux, che poi vinse la gara con la Ferrari 126 C3. Lo scorso anno invece ci si è fermati 23 cambi di posizione: la gara vide la vittoria di Max Verstappen mentre le Ferrari SF21 furono quinta con Charles Leclerc e settima con Carlos Sainz.