Buon secondo posto del belga Thierry Nuville (Hyundai) arrivato all'ultimo tuffo per (soli 4 decimi) dopo una bella battaglia con Elfyn Evans (Toyota Yaris) ma dopo tre giorni con qualche problema di troppo alla macchina, e dopo avere preso pure dei grossi rischi sull'ultima prova. L'impressione e' che se Neuville vorra' lottare per il titolo bisognera' alzare il livello del “pacchetto” uomo/macchina, anche alla luce del si ottimo inizio del compagno Esapekka Lappi (in testa nella prima tappa) ma evidentemente a costo di una guida troppo oltre le proprie possibilita' e della macchina, concludendo cosi' la sua gara abbattendo un palo della luce con uno spettacolare incidente, danneggiando irreparabilmente la sua Hyundai e con addirittura gli organizzatori costretti ad annullare il secondo passaggio sulla stessa prova non potendo ripristinarla per tempo in sicurezza.
Il primo podio stagionale per Elfyn Evans non e' stato molto “dolce” ma piuttosto “agro” per il modo e per come e' arrivato, sorpassato proprio all'ultimo metro di gara dopo gran parte della stessa saldamente condotta al secondo posto. la sensazione e' che il pilota gallese non abbia ancora del tutto risolto i suoi problemi (dovuti alla scorsa disastrosa stagione) ma per lui e' il terzo arrivo su tre gare, ed e' gia' qualcosa.
Quarto posto per il campione del mondo in carica, Kalle Rovanpera (Toyota Yaris) aveva il brutto compito di partire per primo, e questo per una gara come il Messico e' un grosso Handicap, ma anche lui ci ha messo del suo con un errore nelle prime battute, ma proseguendo anche poi con tempi lontani dai primissimi, denotando uno scarso feeling con questa gara, e i quasi due minuti in totale di ritardo dal compagno di squadra Ogier ne sono la dimostrazione. Quinto posto per lo spagnolo Dani Sordo, ultimo delle rally 1, giunto a quasi tre minuti dal leader e autore di una prestazione piuttosto incolore. In ultimo, la disastrosa prestazione delle Ford M-sport Ufficiali, dopo il rally di Svezia sembrava iniziata una nuova era per la casa angloamericana, ma in questa gara sono ritornati i fantasmi del recente passato, con il caposquadra Ott Tanak subito attardato di oltre sette minuti per problemi al motore, e la rovinosa uscita con ruota strappata alla sua Puma di Pierre-Louis Loubet, dopo solo cinque prove gara finita per entrambi, resta solo la parziale soddisfazione (dopo essere rientrato con il super rally) per Tanak con il secondo tempo nella power stage, ma il forte pilota estone e per le sue ambizioni e' decisamente troppo poco. Chiosa finale,
Un commovente Sebastien Ogier che appena concluso il proprio trionfo non riuscendo a trattenere le lacrime, dedica all'amico Tim recentemente scomparso, la propria vittoria.
Marco Barni
