Ancora lui, sempre lui. Sebastien Ogier, 41 anni e non sentirli, al volante della sua Toyota Yaris vince alla grande (e per la quinta volta) il rally Italia Sardegna. E' la sua 64esima vittoria in carriera, numeri che rendono l'idea di quel che rappresenta per tutto il movimento rallystico il campionissimo di Gap. Dopo le vittorie del Monte-carlo e del Portogallo con questa vittoria rientra anche di diritto nella lotta per il titolo mondiale, avvicinandosi di molto al compagno di squadra Evans (che ha corso in stagione due gare in piu') ma oltre i numeri l'impressione e' che la forma e la “fame” siano ancora quelle dei giorni migliori. L'unica incertezza e' quella che ad oggi non abbia ancora sciolto i dubbi del suo rientro a tempo pieno nel WRC, decisione che sembra debba prendere la moglie piu' che lui..vedremo, tutti gli appassionati e addetti ai lavori sperano che il grande campione (o chi per lui) annunci presto di rimettersi in gioco definitivamente. Il posto d'onore va a Ott Tanak, (Yundai i20) una buona gara la sua, battuto pero' da Ogier nei momenti piu' caldi e importnti del rally. I compagni di squadra Neuville e Fourmaux si sono addirittura alternati al comando, ma hanno salutato presto la compagnia, entrambi vittime di errori sulle tremende speciali del primo giorno. L'estone ci ha anche provato a mettere pressione ad Ogier, ma e' sembrato che il francese in quei momenti anziche' soffrire si trovasse a proprio agio, rintuzzando regolarmente gli attacchi e riuscendo a tirare fuori il meglio di se'. Parere personale, Ogier al momento sembra essere il piu' accreditato a contendere il titolo a Evans, ma questo puo' dipendere solo da lui. A me sembra ancora il migliore di tutti. Completa il podio il bi-campione Kalle Rovanpera, bravo a sorpassare Evans recuperandogli anche qualche punto in classifica, il terzo posto e' arrivato grazie agli errori e forature altrui, ma se Kalle vorra' rientrare in lotta per il terzo titolo mondiale dovra' fare decisamente di piu', non puo' sperare come qui in Sardegna sulle sfortune altrui. Analogo discorso per Elfyn Evans, vero e' che aprire le speciali dal primo giorno e' penalizzante, ma il passo di venerdi' (e a tratti anche dopo) e' apparso davvero fin troppo lento, qui e' andata bene con un quarto posto che vale tantissimo, e' vero che ha avuto qualche problema e anche un paio di forature ma l'impressione e' che se l'elfo non di da' alla svelta una svegliata presto non sara' piu' il leader della classifica piloti. Completa la top 5 Takamoto Katsuta. Il giapponese della Toyota ha sorpassato nel finale il compagno Sami Pajari, il quale ha commesso un errore nell'ultima tappa che lo ha costretto a rallentare, crollando pio in ottava posizione in classifica generale. La Hyundai. Si era presentata in Sardegna con i favori del pronostico e si e' trovata a vedere Toyota a vincere ancora una volta, la sesta consecutiva in stagione. Il campione in carica Neuville si e' rirato il primo giorno (mentre era al comando) per un urto contro un muretto, nella ps 5, Fourmaux dopo un ottimo inizio ha forato 2 volte, e' uscito di strada e infine ha capottato la sua Hyundai rally1. Tanak infine non e' mai sembrato veramente in grado di poter vincere. Week-end disastroso per Ford M-sport. Tutte e 3 le Puma rally1 ufficiali si sono ritirate nella ps3, la “terribile” Telti-Calangianus-Berchidda. Prima Munster, poi Mc Erlean e Sesks hanno commesso errori tali da comprometter seriamente il fine settimana del team britannico (per i ripristini delle vetture). Come se non bastasse poi, nella ripetizione della stessa prova nel pomeriggio l'unica Ford rally1 rimasta in gara, quella del “genleman”greco Serderidis, il quale ha pensato bene pure lui di capottarla...meno male che la “compagnia della spinta” ha rimesso sulle 4 ruote la sua Puma e di riprendere la sua gara.
Prossimo evento WRC in Grecia, nella terra degli Dei il 26/29 giugno, riuscira' Evans a resistere ancora agli attacchi degli inseguitori?