Stefano Domenicali, CEO DELLA F1, respinge le preoccupazioni espresse da scuderie e piloti, definendole manovre tattiche in vista della rivoluzione tecnica del 2026
La Formula 1 si prepara alla più grande trasformazione regolamentare degli ultimi anni. In presenza di uno shock normativo così stravolgente, è normale che qualcuno senta puzza di bruciato. Le voci critiche provenienti dal paddock non sembrano però preoccupare Stefano Domenicali. Il CEO della massima serie automobilistica mondiale ha preso posizione nel dibattito che si è acceso attorno alle nuove normative del 2026, bollando come “reazioni esagerate” i malumori emersi dalle scuderie e da alcuni piloti dopo le prime sessioni al simulatore.
Domenicali, ritiene giustamente che la fase attuale rappresenta ancora un momento di sviluppo embrionale per i progetti 2026. Il confronto tra le preoccupazioni espresse a inizio anno e i feedback recenti dimostra quanto rapidamente stiano evolvendo le soluzioni tecniche adottate dalle varie franchigie. “Il riscontro odierno differisce già significativamente da quello raccolto nei mesi scorsi“, ha puntualizzato.
L'avvertimento del CEO è facilmente leggibile: risulta prematuro formulare giudizi definitivi quando il lavoro di sviluppo è ancora nella fase più intensa. Le squadre stanno vagliando territori inesplorati dal punto di vista aerodinamico e motoristico, con margini di miglioramento ancora molto ampi da sfruttare e che lo riterranno ammissibili dal regolamento .
Uno dei problemi principali e sicuramente piu che importanti è quello della gestione degli pneumatici , temendo uno degli aspetti più critici del nuovo regolamento riguarderà proprio la gestione degli pneumatici. Le modifiche aerodinamiche e di peso delle vetture richiederanno approcci inediti per preservare le mescole durante stint prolungati, elemento che potrebbe rivelarsi decisivo per le prestazioni ai fini del risultato finale di ogni gara !