29 Marzo 2024
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GP DEL BRASILE : HAMILTON NON DEMORDE ANCHE SE E' GIA CAMPIONE DEL MONDO - FERRARI ENNESIMA FIGURACCIA -

12-11-2018 10:14 - Formula 1
San Paolo. Nella giornata in cui la Ferrari doveva giocare il tutto per tutto per tenere aperto il discorso del titolo Costruttori, le due monoposto rosse non sono mai riuscite a inserirsi nel duello almeno per il podio lasciando dare spettacolo a una Red Bull in formato che definire super è persino diminutivo e alla Mercedes che ha in Lewis Hamilton il castigatore senza pietà.

Al pronti via le due Mercedes prendono il comando con Vettel autore di una partenza timida e incerta pare per via in sensore che già prima del via faceva le bizze. Coppia delle monoposto tedesche però non riesce a fare il vuoto, Verstappen è indiavolato e Ricciardo dalle retrovie incombe presto sui primi.

Ancora una volta le gomme sembrano tradire per eccesso di graning le Mercedes e ne approfitta subito Verstappen per prendere il comando al ventesimo giro. Le Ferrari faticano: Raikkonen cerca di salvare il salvabile battendosi come un leone ferito, forse più per se stesso che per la squadra ma il grande assente è Vettel che non riesce a trovare ritmo e grinta per tenere il passo dei migliori che pure non sarebbero lontanissimi.

Neppure i pit stop sembrano frenare l’arrembaggio Red Bull ed Hamilton che pur in difficoltà non rischia nulla: l’importante per il titolo è frenare la corsa di Vettel ed Hamilton.

Tutto sembra quindi oramai deciso ma al 44° giro la malasorte si accannisce con Verstappen e di contro la fortuna offre il suo aiuto ad Hamilton. Alla “doppia Senna” Ocon oramai doppiato non favorisce di certo il sorpasso do Verstappen chiudendogli il rientro. Ocon colpevole o autore di una staccata involontariamente al limite? Sta di fatto che nella toccata Verstappen si gira, qualche danno al fondo ma può riprendere con lo stesso ardore ma oramai Hamilton è passato e ha fatto un buco di sei secondi.

10 secondi di penalità a Ocon non bastano certo a per rabbonire Verstappen che per radio dice….” Non fatemelo trovare nel paddock….”. L’olandese si ributtava all’inseguimento del campione del mondo sperando che le gomme facessero …giustizia. Alle loro spalle Ricciardo ridicolizzava Vettel e vanamente si metteva in scia di Raikkonen sperando di trovare motore e forza per passarlo. Il finlandese però era bravo a difendersi e condurre il pilota della Red Bull a più miti consigli.

All’arrivo ben cinque piloti, i primi cinque, racchiusi in cinque secondi, da tempo immemorabile non si assisteva a un arrivo così ravvicinato.

Pur soffrendo la Mercedes porta a casa così il quinto titolo Costruttori consecutivo e si rilancia così la sfida per il 2019 con Toto Wolf quasi commosso stretto nell’abbraccio di tecnici e meccanici quasi a sottolineare l’effetto squadra e che il merito dei tue titoli è di tutti.

Quell’effetto squadra che nel momento cruciale del campionato non è stato il marchio di fabbrica della Ferrari cui è venuto a mancare la coesione subendo senza riuscire a reagire sia gli errori dei piloti sia soprattutto certe scelte e comportamenti di chi avrebbe dovuto tenere saldo il timone.....(NDR sottointeso il solito Arriva.... male).

La sorpresa della giornata è stata senza dubbio la Red Bull. Da tre gare le monoposto hanno messo le ali: merito certamente del pacchetto monoposto che da sempre è su grandi livelli ma merito anche dei propulsori Renault che ora hanno punte di velocità nettamente superiori. Proprio quando oramai il campionato è agli sgoccioli. Il prossimo anno non ci sarà più il motore francese ma toccherà ai propulsori Honda. Horner è convinto che i giapponesi stupiranno tutti, qualcuno però avanza già …rimpianti.

E ora l’ultima gara negli Emirati. Una gara inutile ai fini delle classifiche, potrebbe essere l’occasione per le seconde linee e per i delusi, i big oramai hanno dato tutto e di più, Hamilton permettendo.

Hanno detto:

Lewis Hamilton: «Voglio ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile tutto ciò. Oggi ho faticato tanto, avevo dei problemi al motore e ad un certo punto mi son sentito impotente di fronte a Verstappen. Questo team quest'anno e' stato esempio di unità ed ha minimizzato gli errori. Grande lavoro, grande spirito: sono fiero di tutti i miei ragazzi. Il contatto Ocon-Verstappen? Sono cose che capitano, non sono particolarmente sorpreso . Quando ho visto Verstappen girarsi avevo altro a cui pensare sulla mia monoposto ma sono fiero di esser riuscito a tenere la prima posizione. Cerco sempre di sfruttare al massimo tutte le occasioni per poter dare sempre quel qualcosa in piu' alla squadra». Non mi sento assolutamente fortunato.Bisogna sempre trovarsi al posto giusto nel momento giusto. Ero in testa e l'incidente è stata colpa loro, io non c'entro nulla. Hanno commesso un errore e per vincere le gare e per diventare campioni del mondo non si deve mai commettere errori del genere».

Max Verstappen:«Ho perso per colpa di un idiota. Un idiota per altro doppiato. Ho dato tutto, abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare. Avevamo un'ottima macchina - ha dichiarato il pilota E' stata una bellissima gara che è andata ancor meglio di quanto ci potessimo aspettare. Abbiamo preso la strategia e siamo riusciti a fare uno stint lungo su supersoft. Il secondo posto va comunque bene e il prossimo anno proveremo a lottare ancor di più con maggiore potenza sulla macchina».

Esteban Ocon: «Eravamo vicini, poi ci siamo toccati. La cosa peggiore credo sia stato il suo comportamento quando è arrivato per il peso. Ha cercato di spingermi e di tirarmi un pugno. Se rifarei la stessa manovra? Probabilmente sarei andato più lungo, sì».

Christian Horner: «Mi dispiace per Verstappen perchè non abbiamo ottenuto il miglior risultato possibile. Oggi poteva vincere, era primo e aveva la vittoria in mano.Incredibile ciò che ha fatto Ocon, era un pilota doppiato ed ha danneggiato il leader della gara. Tutto è svanito nel nulla. Oggi entrambe le Red Bull hanno fatto un lavoro fantastico ma ora pensiamo ad Abu Dhabi perchè continueremo a lottare. James Allison dice che saremo in lotta per il Mondiale nel 2019? Ha detto la cosa giusta».

Kimi Raikkonen: "Non è stato un GP semplice però c'è stata qualche bella battaglia ed è stato divertente: nel complesso il risultato è stato discreto. Sbagliata la scelta della gomma in partenza? Alla fine le gomme non erano messe male, però era molto difficile superare, soprattutto alla prima curva 1, ma non può ripartire con un'altra gomma, quindi è inutile parlarne".

Seb Vettel: "È stato un GP difficile, non sono contento del piazzamento, ma ho cercato di fare il massimo. Le gomme posteriori non avevano blistering, ma erano molto difficili da gestire sul rettilineo e la macchina era difficoltosa da guidare e le soft al via non sono state un vantaggio perché le supersoft hanno retto più a lungo di quanto ci potessimo aspettare: speravamo fosse un aiuto, ma alla fine è stato uno svantaggio. Sono però contento del podio di Kimi, anche se abbiamo perso il mondiale Costruttori contro la Mercedes: loro quest'anno sono stati più forti di noi e possiamo solo fare le nostre congratulazioni".

Toto Wolff: “E’il titolo più bello tra tutti? Sì lo è perché c’è stata una lotta incredibile con la Ferrari tutto l’anno, un duello tra due grandi marchi, anche duro, ma con rispetto. Hamilton ora che sfida affronterà, attaccherà i record di Michael Schumacher? Abbiamo tutti fame - ma ora è il tempo di festeggiare”. (Celso Perez)

Ordine di arrivo:

1.Lewis Hamilton (Mercedes) - 71 giri
2. Max Verstappen (Red Bull-Renault) - 1"469
3. Kimi Raikkonen (Ferrari) - 4"764
4. Daniel Ricciardo (Red Bull-Renault) - 5"193
5. Valtteri Bottas (Mercedes) - 22"943
6. Sebastian Vettel (Ferrari) - 26"997
7. Charles Leclerc (Sauber-Ferrari) - 44"199
8. Romain Grosjean (Haas-Ferrari) - 51"230
9. Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 52"857
10. Sergio Perez (RP Force India-Mercedes) - 1 giro
11. Brendon Hartley (Toro Rosso-Honda) - 1 giro
12. Carlos Sainz (Renault) - 1 giro
13. Pierre Gasly (Toro Rosso-Honda) - 1 giro
14. Stoffel Vandoorne (McLaren-Renault) - 1 giro
15. Esteban Ocon (RP Force India-Mercedes) - 1 giro
16. Fernando Alonso (McLaren-Renault) - 2 giri
17. Sergey Sirotkin (Williams-Mercedes) - 2 giri
18. Lance Stroll (Williams-Mercedes) - 2 giri.

Classifica campionato piloti:
1.Hamilton 383; 2.Vettel 302; 3.Raikkonen 251; 4.Bottas 237; 5.Verstappen 234; 6.Ricciardo 158; 7.Hulkenberg 69; 8.Perez 58; 9.Magnussen 55; 10.Alonso 50; 11.Ocon 49; 12.Sainz 45; 13.Grosjean 35; 14.Leclerc 33; 15.Gasly 29; 16.Vandoorne 12; 17.Ericsson 9; 18.Stroll 6; 19.Hartley 4; 20.Sirotkin 1.


Classifica campionato costruttori:
1.Mercedes 620; 2.Ferrari 553; 3.Red Bull-Renault 392; 4.Renault 114; 5.Haas-Ferrari 90; 6.McLaren-Renault 62; 7.RP Force India-Mercedes 48; 8.Sauber-Ferrari 42; 9.Toro Rosso-Honda 33; 10.Williams-Mercedes 7.

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